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Investire nel Futuro: da rifiuto ad opportunità.

In un mondo sempre più attento all’ambiente e alla sostenibilità, il settore del riciclaggio ecosostenibile si sta affermando come uno dei mercati più promettenti a livello globale. Tecnologie avanzate, normative ambientali più stringenti e una crescente consapevolezza da parte di consumatori e imprese stanno trasformando il riciclo dei materiali in una vera e propria opportunità di investimento.


Dal recupero intelligente dei rifiuti elettronici alla valorizzazione dei materiali plastici, fino alla gestione circolare delle risorse nei Paesi in via di sviluppo, oggi investire in progetti internazionali legati al riciclaggio non significa solo generare profitto: significa contribuire attivamente alla transizione ecologica.


In Ghana, il corretto smaltimento dei rifiuti è uno dei principali problemi: e-waste, fast-fashion e spreco alimentare costituiscono una sfida primaria a livello nazionale.


Bisogna quindi fare particolare attenzione alle principali normative del settore, ma soprattutto ai benefici fiscali e agli strumenti finanziari più efficaci per chi vuole investire in modo responsabile e lungimirante in Ghana.


In quanto alla normativa, è importante sottolineare che il Ghana è parte della convenzione di Basilea (1992) sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e del loro smaltimento e la Convenzione di Bamako (1998).

Entrambe le convenzioni mirano a proteggere i Paesi vulnerabili, come il Ghana, dallo sfruttamento tramite l’importazione di rifiuti pericolosi. Tuttavia, l’applicazione di queste normative è spesso limitata e poco efficace.


In conformità con gli obblighi convenzionali il “Hazardous and Electronic Waste Control and Management Act”, 2016 (legge 917) (E-Waste Act) è stato approvato per regolamentare il trattamento dei rifiuti pericolosi, elettronici ed elettrici. Oltre alla E-Waste Act, il “Hazardous, Electronic and Other Wastes (Classification) Control and Management Regulation”, 2016 (LI 2250) fornisce linee guida complete sulla classificazione dei rifiuti, controllo, gestione, smaltimento dei rifiuti e una serie di altre questioni.


Centro di Accra, Ghana. Associazione Zenzero
Centro di Accra, Ghana. Associazione Zenzero

AGEVOLAZIONI FISCALI

In Ghana, le imprese attive nel riciclaggio – in particolare quelle che si occupano del waste processing, compreso il riciclo dei rifiuti plastici o elettronici – beneficiano di incentivi fiscali significativi.


Le agevolazioni fiscali principali riguardano:

L’aliquota ridotta sull’imposta sul reddito delle società (CIT): per le imprese di waste processing fino a 7 anni dall’avvio dell’attività, l’aliquota fiscale è solo l’1% sul reddito imponibile, invece del consueto 25% .


Le esenzioni doganali sui macchinari e attrezzature: Le imprese possono importare macchinari e impianti esenti da dazi doganali, semplificando l’avvio e l’espansione delle attività di riciclo.


Vi sono incentivi nelle Free Zone, infatti se le imprese sono registrate nelle “Free Zones”, godono di: esenzione totale del CIT per i primi 10 anni; successivamente, solo 15% sui profitti da export e 25% su vendite locali. Nessuna ritenuta fiscale su dividendi. Esenzione sui dazi di importazione/esportazione.


Inoltre le imprese manifatturiere che operano al di fuori di Accra o Tema possono beneficiare di incentivi fiscali aggiuntivi legati alla localizzazione, accedendo a una riduzione dell’aliquota sull’imposta sul reddito delle società (CIT), che può scendere dal 25% fino al 18,75%, o in alcuni casi anche a valori inferiori.


Oltre agli incentivi fiscali generali, il Ghana offre misure specifiche dedicate al settore del riciclo, con l’obiettivo di attrarre investimenti responsabili e favorire una gestione sostenibile dei rifiuti.


Un punto di partenza fondamentale è rappresentato dalla Hazardous and Electronic Waste Control and Management Act del 2016, accompagnata dai regolamenti LI 2250. Questa normativa stabilisce uno standard chiaro per la gestione dei rifiuti elettronici, promuovendo sia la conformità ambientale sia gli investimenti in impianti moderni e abilitati.


A livello internazionale, il Paese beneficia del sostegno di progetti come il World Bank PROBLUE, che supporta lo sviluppo del riciclo delle plastiche attraverso linee guida EPR (Extended Producer Responsibility) e proposte di incentivi fiscali mirati.


In termini pratici, gli investitori nel settore del riciclo possono contare su vantaggi concreti:


Tra i principali vantaggi per chi investe nel settore del riciclo in Ghana, vi è innanzitutto la possibilità di accedere a un’imposta sul reddito delle società (CIT) ridotta all’1% per un periodo iniziale di sette anni, a condizione che l’attività rientri nella categoria “waste processing”. A questo si aggiungono importanti esenzioni doganali per l’importazione di macchinari e attrezzature, che riducono in modo significativo i costi di avviamento e modernizzazione degli impianti.


Per chi punta all’export, risultano particolarmente vantaggiose le Free Zones, che offrono un pacchetto di benefici fiscali ed economici dedicato alle imprese orientate al mercato internazionale. Non meno rilevanti sono le agevolazioni legate alla localizzazione: operare al di fuori dei grandi centri urbani come Accra o Tema permette di ottenere risparmi aggiuntivi nel lungo termine, grazie a politiche fiscali differenziate.


Il tutto è sostenuto da un quadro normativo già ben strutturato, pensato per supportare sia il riciclo dei rifiuti elettronici sia quello della plastica, favorendo così investimenti in linea con gli standard ambientali internazionali. Infine, la presenza di iniziative e collaborazioni internazionali – come quelle promosse dalla Banca Mondiale – permette di valorizzare il framework normativo esistente, aprendo la strada a ulteriori agevolazioni e forme di cooperazione strategica.


Lavoratrice ad Accra, Ghana. Impiegata dell'associazione Zenzero
Lavoratrice ad Accra, Ghana. Impiegata dell'associazione Zenzero

Consigli operativi per ogni impresa interessata:


1. In primis contattare il Ghana Revenue Authority (GRA) e il Ghana Investment Promotion Centre (GIPC) per verificare e richiedere gli incentivi.

2. Valutare l’opportunità di installarsi nelle Free Zone o in regioni meno centrali.

3. Mappare i requisiti normativi (come ad esempio: licenze EPA, conformità Act 917 per rifiuti elettronici).

4. Approfondire eventuali futuri incentivi legati a schemi EPR, già discussi in workshop internazionali.

 
 
 

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