I MANGHI IN GHANA ED IN SICILIA
- Ghana Sicily
- 24 lug
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Il mango è un albero sempreverde, originario della regione Indo-Burmese, conosciuto da millenni, che negli ambienti nativi raggiunge dimensioni maestose, anche 30 metri di altezza e con ramificazione fino a 10 metri. Secondo i dati statistici della Fao, oggi la superficie mondiale interessata dalla coltura del mango è di quasi 5 milioni di ettari, principalmente tra i Paesi asiatici e in Sud America, con una produzione annua di circa 37 milioni di tonnellate.

Paesi mediterranei come Israele, Egitto, Spagna e la Sicilia, stanno assumendo un ruolo sempre più di rilievo nella produzione di frutti di qualità.
In Sicilia, il mango fu introdotto a partire dagli anni ‘80 da un gruppo di agricoltori e in collaborazione con l’Università degli studi di Palermo e il Prof. Francesco Calabrese al fine di diversificare la produzione ed incrementare il reddito agricolo ed oggi secondo le ultime stime del Dipartimento Agricoltura della Regione Sicilia sono coltivati circa 55 ha lungo le aree costiere. La coltivazione del mango in Sicilia è in continua espansione, grazie al sempre maggiore interesse da parte dei consumatori verso un alimento ormai considerato nutraceutico e funzionale, che ha il vantaggio di essere raccolto sull’albero anziché essere importato da aree tropicali.
Nonostante sia tradizionalmente poco nota per i frutti tropicali, la latitudine dell’isola e i cambiamenti climatici l’hanno resa adatta alla coltivazione del mango, soprattutto lungo la costa settentrionale tra Messina e Palermo. Il clima più caldo, la brezza mediterranea e i terreni fertili della Sicilia, in particolare nelle zone di Sant’Agata di Militello e lungo la costa nord, creano condizioni ideali per la crescita del mango.

Le aziende adottano metodi di coltivazione sostenibili, raccogliendo i frutti solo a piena maturazione e manualmente per garantire sapore e qualità superiori, senza ricorrere a tecnologie di maturazione artificiale.
Si coltivano diverse varietà come ‘Tommy Atkins’, ‘Keitt’, ‘Osteen’, ‘Glenn’ e ‘Maya’ in pieno campo. Il limitato sviluppo vegetativo dovuto al clima facilita la gestione della chioma, anche se eventi invernali freddi richiedono protezioni specifiche.
La superficie coltivata è cresciuta rapidamente, passando da 500 a oltre 1200 ettari tra il 2019 e il 2023, con reti di produttori organizzati per mercati nazionali ed europei.

L’Università di Palermo è attiva nella ricerca applicata per ottimizzare irrigazione sostenibile, controllo dei parassiti, gestione della fioritura e post-raccolta, adattando la coltivazione ai microclimi locali e mantenendo elevata la qualità del frutto.

Di particolare rilievo è il caso della città di Balestrate. Dalla metà degli anni ’90, si è sviluppata la coltivazione di mango a Balestrate. La principale coltivazione locale è la Kensington pride, di origine australiana, con frutti molto dolci e profumati, ricchi di proprietà benefiche. Si cominciò con un esperimento del docente universitario Francesco Calabrese che acquistò una villetta in territorio balestratese, e fece piantare 2.000 alberi. Adesso sono una decina gli ettari coltivati con gli alberi di questo frutto tropicale. Quindi, da sede storica degli stabilimenti dei Florio e dei Woodhouse, a capitale del mango, Balestrate nei secoli ha subito una trasformazione del proprio paesaggio, confermando la fertilità delle sue terre. Il microclima e la posizione geografica hanno favorito la crescita di deliziosi frutti tropicali. Infatti si dice che il mango di Balestrate sia tra i più buoni, se non il migliore tra quelli di provenienza Europea.

Anche in Ghana, la produzione di mango è dominata dalla varietà Keitt, che rappresenta circa l'80% di tutti i mango coltivati, affiancata da altre varietà come Kent, Palmer, Haden e alcune tipologie locali. Il mango Keitt è preferito perché tende a produrre frutti di grandi dimensioni ed è raccolto più tardi nella stagione (da giugno ad agosto), permettendo al frutto di entrare nel mercato dopo il picco di offerta dei mango locali, contribuendo a mantenere prezzi più stabili.
La varietà Kent è anch’essa coltivata commercialmente in Ghana ed è apprezzata per la sua resistenza a malattie come l’antracnosi, rendendola una scelta solida e affidabile per gli agricoltori. Sia le varietà Kent che Keitt hanno origine in Florida e si sono ben adattate al clima e ai terreni ghanesi. La coltivazione del mango è considerata un’opportunità agricola promettente con potenziale di crescita sia per il consumo locale che per l’esportazione.
La coltivazione di mango in Ghana è prevalentemente praticata da agricoltori di piccole e medie dimensioni nelle regioni di Brong Ahafo (area Kintampo-Sunyani), Volta e Central, con margini di miglioramento nello sviluppo imprenditoriale e nelle strategie di marketing per massimizzare la redditività.
In conclusione, il Ghana produce mango di alta qualità principalmente con le varietà Keitt e Kent, offrendo opportunità di crescita per l’esportazione nonostante le difficoltà nella gestione delle malattie e nel supporto alla coltivazione.

Ad Accra e nelle aree circostanti, la produzione e la trasformazione del mango costituiscono parti integranti del settore mango in Ghana. Pur essendo Accra un importante centro di consumo e scambio commerciale, gli impianti principali di lavorazione si trovano nelle vicinanze, in particolare ad Adeiso (circa 70 km da Accra) e Nsawam, che sono centri per l’essiccazione del mango e la produzione di prodotti a base di mango per il consumo locale e l’esportazione.
Alcune aziende, coltivano mango e realizzano una varietà di prodotti freschi tra cui mango fresco, mango essiccato, marmellata di mango e ghiaccioli, con un forte focus sulla qualità “dal produttore al consumatore”. Altre invece gestiscono un moderno impianto di essiccazione della frutta capace di trattare sei tonnellate di mango freschi al giorno, aumentando la capacità di lavorazione e collegando gli agricoltori rurali ai mercati urbani come Accra.
La regione di Accra ospita inoltre numerose piccole e medie imprese agro-industriali che forniscono prodotti freschi e trasformati di mango ai mercati locali, hotel e catene di esportazione. In queste aree sono attivamente applicati standard di qualità e requisiti per l’export, con particolare attenzione alla gestione post-raccolta, al controllo fitosanitario e al confezionamento.

In generale, Accra funge da importante centro di mercato e logistica, mentre le zone periurbane e rurali vicine come Dodowa, Adeiso e Nsawam contribuiscono significativamente alla produzione, trasformazione ed esportazione del mango in Ghana.
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