Ghana goes Green
La Repubblica del Ghana considera la sostenibilità e la transizione verde due elementi fondamentali per lo sviluppo del paese, a tal fine l’attuale governo ha creato un piano di azione ad hoc, il Green Ghana Program, della durata di 5 anni per promuovere un concreto cambiamento.
Tra i vari progetti ideati spicca particolarmente il “grEEn project”, finanziato dall’Unione Europea e volto ad incrementare occupazione e possibilità per le imprese. Si tratta di una competizione annuale alla quale possono partecipare aziende e PMI per presentare lo loro idee innovative e sostenibili.
Le uniche condizioni sono: l’età del leader dell’impresa, che non deve avere più di 35 anni (40 per le donne) ed operare nella Western o Ashanti Region.
A fine competizione vengono poi selezionate 8 imprese che possono vincere fino a 25 mila euro ciascuna. L’obiettivo è promuovere l’energia rinnovabile, l’economia circolare, il riciclaggio, la vendita di prodotti naturali senza componenti tossici, creando un impatto positivo su ambiente e clima. Per partecipare alla competizione basta iscriversi attraverso il portale online dedicato.
Un’altra recente iniziativa, invece, ha riguardato la massiccia piantumazione di 6 milioni di alberi in tutto il paese. Durante il Green Ghana Day, celebrato l’11 giugno, il governo ha distribuito diverse tipologie di semi (Wawa, Mango, Rosewood e Shea) ad uffici regionali, celebrità, parlamentari e anche a scuole e leader tradizionali. Il presidente Nana Akufo-Addo stesso ha piantato un albero nella Jubilee House, il palazzo presidenziale di Accra.

“Questo è il momento dell’azione” ha commentato Samuel Abu Jinapor, il Ministro delle Terre e delle Risorse Naturali, “lo scopo del Green Ghana è quello di salvare noi e le future generazioni, non possiamo fallire”. Il ministro è intenzionato a risvegliare la coscienza nazionale e ha chiesto a gran voce un’azione collettiva da parte di tutti i partiti politici e le organizzazioni religiose. Ha annunciato anche che è stata costituita una squadra di monitoraggio e valutazione che riferirà trimestralmente e annualmente sull’andamento degli alberi, assicurando che il pubblico ne sarà informato.
Secondo la FAO, il Ghana è uno dei paesi con la più alta percentuale di foresta pluviale persa nel mondo, dagli 8,2 milioni di ettari del 1900 si è arrivati a 1,6 milioni di ettari rimanenti, a causa soprattutto di attività umane negative quali estrazione di oro e abbattimento indiscriminato di alberi per produrre legname, per questo motivo il progetto di riforestazione annuale è un ambizioso passo avanti verso il ripristino della copertura forestale impoverita. Le aree degradate e inquinate da metalli pesanti come il mercurio e il cianuro sono state escluse dall’esercizio fino a quando un programma di bonifica nazionale non recupererà le terre inquinate.
Un altro obiettivo di primaria importanza è il miglioramento dell’accesso all’acqua potabile, che non è ancora equamente disponibile su tutto il territorio ghanese. In alcuni villaggi rurali manca ancora il corretto approvvigionamento, le persone sono costrette a camminare chilometri prima di incontrare una fonte d’acqua. Eni Ghana si è impegnato per la promozione di progetti sostenibili e ha realizzato dei pozzi in alcuni villaggi, alimentati attraverso energia fotovoltaica pulita.
Le prospettive future sono dunque verdi, il governo è convinto di poter attuare un reale cambiamento lavorando insieme a vari partner internazionali e locali, la strada però è ancora tutta in salita.
Fonti: https://ec.europa.eu/trustfundforafrica/sites/default/files/greenflyer.pdf https://www.aljazeera.com/news/2021/6/11/ghana-plants-5-million-trees-to-battle-forest-depletion