GHANA
Un Paese stabile e il migliore ingresso ad un mercato di 300.000.000 di persone
Il Ghana ha una popolazione di circa 28,8 milioni di persone. Grazie alla stabilità democratica, il Paese può essere considerato un "gateway" per l'intera area ECOWAS (Economic Community of West African States - Comunità economica degli Stati dell'Africa Occidentale), che include mercati in forte espansione demografica.
Il Ghana ha un tasso di crescita demografico del 2,2% l'anno ed il 40% della popolazione ha meno di 14 anni. La stabilità politica, un sistema democratico e l'attivismo del governo nel campo della lotta alla povertà contribuiscono a rendere il Ghana un Paese ben visto dai maggiori donatori internazionali. Nell'agosto 2014 l'Agenzia di cooperazione statunitense Millennium Challenge Corporation ha formalizzato un impegno di 498,2 milioni di dollari per sostenere, tra l'altro, la trasformazione del settore energetico ghanese. Secondo la definizione della Banca Mondiale, il Ghana ha lo status di "Lower Middle Income Country".
Ghana e Italia: una collaborazione feconda
Le relazioni bilaterali tra l'Italia ed il Ghana si basano su di una intensa e fruttuosa collaborazione sia in campo imprenditoriale che in quello della cooperazione allo sviluppo, che di recente si è andata ulteriormente intensificando con il programma a sostegno delle piccole e medie imprese locali GPSDF (Ghana Private Sector Development Facility).
Nel 2016 l’interscambio commerciale tra i due paesi e’ stato di circa 488 milioni di euro. Le esportazioni italiane hanno toccato il loro massimo storico, superando i 264 milioni e registrando un aumento su base annua del 29,5%. Le importazioni italiane sono ammontate a 223,4 milioni. I macchinari e le apparecchiature hanno rappresentato la principale voce delle nostre esportazioni, i prodotti delle miniere e delle cave hanno costituito la prima voce delle nostre importazioni.
Tre sono i progetti realizzati da aziende italiane che hanno avuto un particolare rilievo nella storia del Ghana: la diga di Akosombo, considerata come il più grande e ambizioso progetto del Paese, realizzata da Impregilo nei primi anni sessanta, che ha portato alla creazione del Lago Volta, il più grande bacino artificiale al mondo per estensione, e alla generazione di energia elettrica per il fabbisogno nazionale; la raffineria di Tema, costruita dalla Ghanaian Italian Petroleum (GHAIP) nel 1963, allora posseduta interamente da ENI; e la scoperta del giacimento di petrolio e gas offshore al blocco di Cape Three Points (OCTP), al largo delle coste del Ghana, da parte ancora di ENI. La produzione di petrolio è iniziata nel 2017, quella di gas nel 2018. Si tratta di un importante contributo per l’accesso all’energia, la crescita economica e il miglioramento della bilancia dei pagamenti. Il progetto, del valore di circa sette miliardi di dollari, e’ anche il singolo investimento privato di maggiore ammontare in tutta l’Africa Occidentale.
Sotto il profilo delle relazioni scientifiche, i rapporti tra i due paesi si sostanziano in alcuni progetti di cooperazione tra le università. L'Italia eroga, alcune borse di studio per corsi universitari, master e dottorati. Garantisce, inoltre, ove sussistano i requisiti, iscrizioni di giovani ghanesi presso i nostri atenei.
Nel Paese è presente una dinamica comunità imprenditoriale italiana, che vi si è stabilita alcuni decenni orsono, operativa nel settore dell'edilizia, della produzione di cacao, nell'esportazione di legname.
Un'economia virtuosa per una crescita costante
Sotto il profilo economico, il Ghana è considerato dagli osservatori internazionali un paese "virtuoso". Grazie alla sua stabilità politica e alle riforme strutturali adottate nell'ambito di programmi concordati con il Fondo Monetario Internazionale e di riforme economiche adottate dal governo, che mirano alla riduzione del debito e al rigore di bilancio, il Ghana ha vissuto dal 1992 ad oggi uno sviluppo promettente, scandito da una crescita costante, attestatasi attorno all'8% annuo negli ultimi dieci anni. Il Fondo Monetario Internazionale, nel suo Regional Economic Outlook pubblicato nell’aprile 2018, stima una crescita nel 2018 e nel 2019 rispettivamente pari al 6,3% e al 7,6%. L’economia ghanese è attesa beneficiare sia dello sfruttamento delle risorse di idrocarburi al largo delle coste ghanesi, incluso il campo offshore OCTP operato da ENI, sia della componente non-oil (secondo le previsioni del FMI, +5% nel 2018 e +6% nel 2019).